Ed eccoci a Lione, la terza città più grande della Francia, dopo Parigi e Marsiglia. Però in macchina si gira abbastanza bene, e ci sono anche dei comodi parcheggi sotterranei in centro. Non economici, non ecologici, ma comodi. E sicuri. In effetti abbiamo scoperto che in Francia (dove siamo stati noi, almeno) con una Euro 4 si va un po' dappertutto. C'è solo da richiedere il bollino Crit'Air via web: arriva in un paio di settimane e costa sui 5 Euro.
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Hanno la metropolitana, dei trasporti pubblici decenti, ho visto un bel po' di gente a piedi e in bici e non mi sembrano meno attenti di noi sulle questioni ambientali. Eppure ti fanno guidare fin sotto al centro città: Sono Pazzi Questi Francesi. Ad ogni modo, prima che cambino idea, parcheggiamo e ce ne andiamo a spasso sulla Passerelle du Palais-de-Justice, con alle spalle il palazzo medesimo e più in su la collina di Fourvière e la basilica di Notre-Dame. La vedremo dopo. Anzi, no, vediamola subito.
Si sale di qui, ci sono due linee. Noi abbiamo ovviamente preso quella sbagliata (Saint-Just), voi se ci andate prendete pure quella giusta (Fourvière).
Notevole il teatro romano di Fourvière, ancora in uso sia per gli eventi musicali moderni...
.. che per i combattimenti fra gladiatori...
e per le mostre canine. Certo che, però, in mezzo a tutte queste pietre fa caldo.
E qui siamo arrivati a Notre-Dame de Fourvière, che si definisce "Basilica minore" ma a me "minore" non lo è sembrata per nulla. Non tanto per l'esterno, dove in effetti ci si poteva impegnare un po' di più (è di fine '800, si vede che piacevano così)..
Ma l'interno è a dir poco spettacolare, con i mosaici, la cripta, i mosaici nella cripta, le volte, i mosaici sulle volte. Un sacco di mosaici.
E tutto il resto. Anche la sua storia è interessante, per chi volesse approfondire lascio un link qui.
E poi c'è la madonnina lassù, in alto. Che di sicuro non è bella come quella di Milano ma fa tanto casa.
Saltando di chiesa in chiesa, scendiamo a vedere anche la cattedrale |

troviamo un orologio astronomico della seconda metà del 1300. Uno dei primi, probabilmente, anche se non uno dei più famosi. Peccato non avere modo di fermarsi ad attendere il carosello. Infinite cose da fare, e così poco tempo..
E visto che un cane in chiesa è benvenuto come un cane in chiesa, noi umani facciamo a turno a visitare l'interno, mentre Arya aspetta fuori. Cosa che non gradisce affatto, anche perchè è qui a far la turista pure lei. Sì, poi le faccio vedere le foto, ma non è lo stesso. E per questa puntata è tutto, gente. Lunga vita, e fortuna 🖖 |