sabato 12 ottobre 2024

VACANZE 2024: Lione - 7 Agosto 2024 - seconda parte



E’ un post un po’ complicato, se lo state guardando sullo smartphone forse è meglio metterlo in orizzontale. Comunque: avevamo terminato con il "fronte" di San Giovanni Battista nella puntata precedente, ricominciamo con il "retro" in questa. Anche se, in effetti, il motivo dell'interesse non è la chiesa, ma il Giardino Archeologico al suo fianco, che mostra i resti del primitivo gruppo episcopale di Lione, composto da tre chiese: Saint-Jean a sud, Saint-Etienne al centro e Sainte-Croix a nord. E qui mi fermo perchè vedo Arya che già sbadiglia: dopotutto non è un cane da pastore. 

O forse ha fame. A Lione si mangia ai Bouchon, che sono i ristoranti tipici della città. Il nome deriverebbe dai ramoscelli, chiamati bousche, che i proprietari appendevano all’uscio per segnalare il loro locale.Ce ne sono solo venti ufficialmente riconosciuti in Lione. E millemila che dichiarano di essere uno di quei venti. Noi ne abbiamo scelto uno a caso: siamo o non siamo turisti ignoranti?

 

Direi che ci è andata piuttosto bene. Una delle cose che apprezzo maggiormente dei ristoranti francesi è che quasi tutti hanno due o tre percorsi "degustazione" predefiniti a prezzi ragionevoli.

Noi abbiamo preso questo: 

Menu Lyonnais 

Découvrez les spécialités lyonnaises avec notre menu complet composé de spécialités locales accompagnées de notre Gratin Dauphinois fait maison! De la célèbre salade Lyonnaise, rosette de Lyon, cervelle des Canuts en passant par le Gâteau de Foie de Volaille, ou encore la fameuse Quenelle de Brochet, ce menu est parfait pour régaler les plus gourmands.

Che vedete nella foto qua sopra. Niente male. A fianco invece vedete una Pot Lyonnais. Cioè una bottiglia dal fondo molto spesso avente una capacità di esattamente 46  centilitri. Ci sono parecchie spiegazioni per la sua strana capacità. E per l’esagerato spessore del suo fondo (tre dita). Per quest'ultimo, quella che preferisco è che migliora l'equilibrio sulla tavola, così non cade. E che se la conservo in ghiacciaia e poi ci verso il vino, la massa di vetro extra me lo tiene al fresco più a lungo.

Di fianco al Bouchon cera una porticina verde da cui usciva e in cui entrava un sacco di gente. Che io sappia sul nostro pianeta di Stargate ce ne sono solo due, e uno sta sotto il Monte Cheyenne e l'altro nell'Area 51. Esclusi quelli, non restano che i traboules.

I traboules sono dei passaggi coperti che uniscono cortili, ingressi e altri passaggi e collegano vie e piazze di Lione. Sono percorsi privati, solo una quarantina attualmente è aperta al pubblico. Se vi capita, cercateli: sono piuttosto suggestivi. 

Si percorrono in silenzio, perchè si passa accanto alle abitazioni della gente reale. Ma se doveste portare un carico di servizio, che so, un carico di seta lavorata o da lavorare nel diciannovesimo secolo, vi saranno utilissimi: risparmierete strada e starete al riparo dalle intemperie.  

Granguignolésco (o granghignolésco;)  Che ricorda l’atmosfera, il tono, le trame del Grand-Guignol, nome di un piccolo teatro parigino del primo Novecento (da Guignol, famoso burattino lionese). Per estensione, orripilante, macabro: scene grandguignolesche, atmosfera grandguignolesca. Ecco: la detta maschera di Lione è quella nella bacheca, e dietro c'è il suo piccolo museo. 

E Arya? 

 

Eccola qui, sta facendo un riposino. Del resto è ora di rientrare. 

Giusto un breve passaggio in piazza Bellecour, quella con la statua equestre di Luigi XIV. Chissà se ci giocano a bocce: di spazio ce n'è..

 

E per Lione questo è tutto, gente. 
Lunga vita, e fortuna. 🖖

on ottobre 12, 2024 by Fabrizio |