E rieccoci alla spianata dei santuari che, come ho detto nel post precedente, è un autentico labirinto di luoghi sacri. Per giunta, c'è anche da schivare le comitive delle visite guidate che passano ad ogni tre per due e tendono a pararsi innanzi a tutto il pararsinnanzabile. Quindi, alla fine, noi abbiamo visto quello che abbiamo visto, che è:
La cappella di Notre Dame de Rocamadour e la statua della Madonna Nera.
Vero che c'è anche ad Oropa, ma di già che ero qui...
Questo è l'interno della basilica di Saint-Sauveur, la chiesa più grande. Al piano di sotto, c'è la cripta, con le reliquie del Santo, vestito d'amianto, qua a fianco la cappella di San Martino e poi tutto intorno quelle di San Luigi, Santa Anna, San Giovanni Battista e non ricordo più chi altro... Tutti qui riuniti, si dice, per una partita a calcetto..
E poi si torna a salire, ma guardare giù e consentito. E anche consigliato.

Questa è la grotta del santo sepolcro, a metà strada tra i santuari e il castello. Un po' più di metà in effetti, visto che è l'ultima stazione della via crucis.
Ed eccolo qui, finalmente, il castello. Ma lo vedremo in dettaglio nella prossima puntata, per oggi mi sembra che ne abbiamo avuto più che abbastanza. E Arya? Beh l'avete già vista in un angolino, all'ombra, nella prima foto, con Marghe.
Eccola qui, in tutta la sua bellezza. Il fatto è che in questi giorni fa veramente caldo, e allora tendiamo a sollevarla il più possibile dai suoi doveri di modella.
E per il momento è tutto, gente. Ci vediamo presto e nel frattempo: zampe in spalla e buona strada. 🖖