Il villaggio che ci apprestiamo a visitare, come già il Puy de Dome e parecchie altre località che vedremo nei prossimi giorni, è la 2° meta turistica più visitata della Francia. Non so esattamente come calcolino queste statistiche, comunque questo è quello che ho letto. Credo. Sto andando a memoria.
Ad ogni modo, partiamo dalle cose più pratiche: i parcheggi. Ce ne sono un po' nella parte alta della rupe, ma mi sa che bisogna arrivare in piena notte per trovare un posto. In Agosto, almeno. Ne troverete parecchi dabbasso, e parecchie vie d'accesso pedonali che portano alla base del villaggio. Beh, un paio, quantomeno. Forse è la soluzione migliore, anche se la strada che scende la rupe è piuttosto tortuosa e se i flics che dirigono il traffico sono in pausa potreste incontrare qualche ingorgo.
Ma entriamo in argomento. Rocamadour, che potete ammirare nella prima, mediocre, fotografia, è composta da tre sfoglie sovrapposte. Che vedremo in due o tre momenti diversi, perchè ci abbiamo passato un sacco di tempo.
Al pianterreno abbiamo artigianato locale, memorabilia, gastronomia, abbigliamento uomo, donna e bambino e ristorazione.
E cani. Un saluto da Arya, che è in pausa pranzo. Anche noi, abbiamo preso qualcosa di locale da un negozietto e ci siamo trovati un'angolino quasi all'ombra
Impresa non da poco, visto che la concorrenza è numerosa ed agguerrita. Fortunatamente ci sono parecchi ristoranti e così la massa può sfamarsi anche senza insidiare le nostre posizioni...
Vabbè, pausa finita, e adesso si può continuare. Anzi, si deve, perchè la strada da fare è parecchia, e tutta in salita.
E allora saliamo.
Fino ad allora, zampe in spalla e buona strada 🖖