venerdì 7 febbraio 2025

Vacanze 2024: Bordeaux. Domenica 11 agosto.


Conoscete Dirk Gently? E' un investigatore privato inventato da Douglas Adams che tenta un approccio olistico al suo mestiere, lasciandosi indicare dall'Universo la direzione in cui condurre le sue indagini. Ultimamente sto applicando lo stesso principio ai nostri viaggi, e, nella tappa di Bordeaux, in una delle domeniche più calde dell'anno, l'Universo ci ha portato in un punto ben preciso. 


Ma prima ci ha fatto passare davanti alla Cattedrale di Sant'Andrea, dove si stava tenendo un concerto. Non visitabile. 


E poi alla Torre Pey Berland, che porta il nome del vescovo che la fatta costruire e al momento era chiusa per... in effetti non lo so il perchè, ma era chiusa. 


Poi nelle vie del centro storico che erano decisamente affollate, tranne quella che portava alla Piazza della Borsa, che avete già visto nella prima foto in alto. Dove non c'era proprio anima viva. 


Fino allo specchio d'acqua. Cito, dal sito della Pro Loco di Bordeaux: "La regolare metamorfosi di 2 cm d'acqua su una gigantesca lastra di granito trasforma il luogo magico in un palcoscenico permanente dove i bambini possono giocare, gli innamorati possono sognare ad occhi aperti, un luogo per rinfrescarsi con i piedi nell'acqua.
È il posto più fotografato di Bordeaux, tra la Garonna e la facciata del XVIII secolo; il Miroir d'Eau fa oggi parte del patrimonio mondiale contemporaneo." 


Ecco dove l'Universo ci stava portando. Al Miroir d'Eau, e con questo caldo non c'era posto in tutta Bordeaux che valesse una visita più di questo. Dopo qualche minuto l'acqua se ne va, poi torna, poi viene polverizzata formando una sottile nebbia... 


Poi sparisce, poi torna e così via. Insomma: ci diverte, come potete del resto osservare nelle foto. E con il cane. Ah, sullo sfondo della foto vedete la Garonna e il vecchio ponte napoleonico "Pont de pierre", cioè ponte di pietra. Costruito tra il 1910 e il 1922, pare sia stato il primo ponte stabile sulla Garonna. Fino ad allora, a causa della corrente, delle piene e dei riflussi di marea, si viaggiava con i traghetti. 


Qui invece c'è un ponte molto più recente: il ponte Jacques-Chaban-Delmas. È un ponte mobile a sollevamento verticale, vale a dire che il tratto compreso tra le torri si innalza verticalmente come in ascensore, lascio a questo link un'immagine del ponte aperto. Curiosamente ho fatto fatica a trovare immagini del passaggio di navi sotto a questa arcata. Poi ho realizzato che il vecchio ponte in pietra è a neanche tre chilometri a monte, e sotto a quello ci passi solo con la barchetta a remi (o quasi). Quindi perchè le navi dovrebbero arrivare fin lì? E perchè, quindi, l'hanno fatto? Boh....
Dopo il ponte Jacques-Chaban-Delmaso c'è il Pont d'Aquitaine e poi più niente: fino al mare si attraversa a traghetto, come una volta. E questo è tutto quello che ho da dire sulla faccenda. 


Questa torre è la torre della città del vino, che a Bordeaux ci sta che non fa una piega. Non ho ancora parlato della guerra dei cent'anni, quindi è il caso di farlo. Quando, al termine, la città tornó ai Francesi, l'esportazione del vino verso la perfida Albione si interruppe bruscamente e i Bordolesi si trovarono in mezzo ad una strada con una mano davanti ed una di dietro. E non la presero bene, tant'è che re Carlo VII dovette costruire due forti e riempirli di truppe per evitare rivolte. Fortunatamente proprio in quel periodo esplose il commercio del Blue Pastel: l'azzurro tipicamente Francese del '500, che si ricavava da un particolare tipo di colza coltivata non lontano da qui, nei dintorni di Tolosa e Carcassonne. Nel processo di produzione la colza veniva pressata fino a creare una specie di impasto detto "cocagne", e che per circa un secolo costituì veramente una cuccagna per Bordeaux che poté riprendersi proprio impiegando le sue navi per trasportare questo richiestissimo prodotto. Poi la cuccagna finì, ma nel frattempo il porto era tornato a camminare con le sue gambe. E proseguì, commerciando ancora in vino ma anche in zucchero, schiavi e altro. Beh, nessuno è perfetto. 

Comunque, questo è tutto, gente. Come sempre, mentre mi preparo a lanciare un'altra pallina, voi non correte troppo lontano. 


on febbraio 07, 2025 by Fabrizio |