Una volta si diceva "edizione straordinaria". Oggi si dice "breaking news". Il senso non cambia: interrompiamo il "regolare" flusso di notizie per riportare una novità importante: il Lago dei Cavalli, in alta Valle Antrona, è spettacolare.. Vabbè, probabilmente a Novara c'ero rimasto solo io a non saperlo, devo essere l'unico a non essere mai salito quassù. Ma quel che è fatto è fatto, quindi andiamo oltre.
Il lago è formato da una diga a gradoni a dir poco curiosa (o magari no, però io così non ne ho mai viste). Deve averla progettata qualcuno specializzato in stadi: diciamo che se vogliamo fare una partita, gli spalti ci sono già. La strada per arrivare fin qui è strettina ma più che onesta, e abbiamo incrociato solo automobilisti cortesissimi sia in salita e che in discesa. La disponibilità di parcheggi è solo discreta, ma posto si trova. Magari appena prima Cheggio, tanto poi si arriva alla diga a piedi in tre minuti.
Siamo a quasi 1500 metri s.l.m. e intorno al lago c'è un bel po' di bosco: se volete prendere il fresco questo è il posto giusto. Il verde non manca, e neanche l'ombra, e neanche i rododendri.
Dall'altra parte del lago, dove entra il torrente Loranco, ci sono ampi spazi utili per un picnic o un pisolino. Il tempo si è rannuvolato poco prima che ci avventurassimo nella seconda opzione, e così abbiamo dovuto rinunciare al giro ad anello riprendendo (piuttosto di fretta) lo stesso sentiero anche per il ritorno. Tra l'altro, ho avuto la sensazione che avessimo comunque preso il giro nel senso sbagliato. Riproveremo, magari optando per la rotazione antioraria, che mi pare geomorfologicamente più appropriata...
Comunque, tanto tuono che alla fine non piovve. Il posto ci è piaciuto così tanto che abbiamo addirittura deciso di farci un film. Sono solo 2 minuti, ma è carino.
Un po' prima del minuto e mezzo potrete notare la ripresa di un foro nel terreno da cui fuoriesce un soffio costante di aria proveniente dal sottosuolo. Pare che sia uno gli sfiati della galleria di derivazione idroelettrica costruita negli anni ’20 per convogliare l’acqua alla centrale di Rovesca: 3600 m di lunghezza più 1600 m di condotta forzata. Una cosa da miniere di Moria, insomma, ma speriamo senza Ballrog. Lì sotto l'aria è sempre a 8° C, e quando fa caldo così, soffia. E parecchio.
Guardatela e fatemi sapere se vi piace, perchè questo è tutto, gente. Fino alla prossima pallina, buone corse!




