Mi sembra il caso di fare ritorno al futuro, almeno finché dura l'estate e Arya può suggerire ai vostri quattrozampe qualche bel posto da andare a visitare con i suoi amici umani. Prima o poi torneremo alla vecchia linea temporale, ma non oggi. Oggi invece andiamo al lago del Moncenisio, in territorio francese. E siccome in questo periodo sono tornato a divertimi con la regìa (con l'accento sulla i), comincio con un filmato di 4 minuti che mostra tutto quello che c'è da vedere. E da dire, se è vero che un'immagine vale più di mille parole.
Ma visto che le parole sono il mio motore, penso che ne aggiungerò comunque un po'. Magari a casaccio, giusto per occupare un po' di spazio. E anche per accompagnare il selfie di famiglia, che nel filmato non ci stava. Ah, siamo in territorio francese, quindi per Arya ci vuole il passaporto.
Il comprensorio è molto vasto e vale sicuramente un week-end, magari anche uno lungo. Le montagne che vedete laggiù, sul lato opposto allo stradone da dove ho fatto la foto, sono quelle del Piccolo Moncenisio. Fino alle casette di sotto ci si arriva anche con carrozzabile (sterrata, meglio avere i mezzi), ma da lì in avanti si va a piedi.. Non fa tanto "grande Nord"? Quello di Jack London o di Zio Paperone, intendo... Alle mie spalle ci dovrebbe essere il Rocciamelone. Da giù non si vede, ma dato che dalla sua parte è tutto coperto rinunciamo a salire per controllare. Diciamo che mi fido: c'è.
Mi prendo un pochettino di spazio anche per raccontare un aneddoto. Quello che vedete nella foto è un Gipeto, o Avvoltoio degli Agnelli. Anche in Francia in passato erano riusciti a cacciarlo fino all'estinzione, terminando con successo negli anni '30 del secolo scorso (in Italia abbiamo finito un po' prima). Poi è stato reintrodotto, verso la fine degli anni '80 (noi abbiamo iniziato un po' dopo), e adesso ce ne sono poco più che trecento su tutto l'arco alpino occidentale (compresi i nostri). Vederlo non è facile, ma ci sono leggende che narrano di incontri ravvicinati e, a volte, ravvicinatissimi. Leggende... Noi l'avevamo sempre osservato da lontano. Bene, a lungo, ma da lontano. Fino al 21 giugno 2025, ore 16:30 circa. Ebbene, la foto che vedete l'ho presa col telefonino dalla diga del Moncenisio, dove un Gipeto (o forse due) ci ha sorvolato tre o quattro volte a distanza di pochi metri mentre eseguiva i suoi giri di perlustrazione sull'altopiano ai piedi dello sbarramento. Lo spettacolo è durato un quarto d'ora abbondante, ne troverete un estratto di pochi secondi nel filmato in testata. Del resto noi ci abbiamo messo quindici anni per vedere un Gipeto così, se ne volete uno anche voi: cercatevelo. Magari proprio lì, al Moncenisio.
E questo è tutto, gente. A breve una pallina nuova, nel frattempo buone corse.


